EL LLAMADO
PROGETTO 2024

Argentina meets Nidwalden and Ticino

«MISA TANGO» e Prima Assoluta di «El Llamado»

Febbraio – Novembre 2024

Un progetto realizzato nelle classi scolastiche e in diversi spazi di prova della Svizzera centrale, del Ticino e della Germania. Fase esecutiva: tre workshop scolastici, cinque concerti pubblici nei mesi di ottobre e novembre 2024.

Retrospettiva

Con il progetto internazionale di educazione e cultura «Argentina meets Nidwalden and Ticino», l’associazione Klangweltfinder – L’arte del suono ha unito nel 2024 musica, danza, formazione e generazioni. Per oltre dieci mesi, bambini, giovani, adulti e musicisti professionisti hanno provato insieme, prima che nel novembre 2024 si svolgesse una serie di workshop scolastici e concerti a Nidwalden, in Ticino e a Fellbach (Germania).

Il progetto ha riunito il tango argentino con la tradizione corale europea, aprendo nuove vie di scambio tra Nord e Sud. Sotto la direzione della maestra Esther Haarbeck e del concertmaster Yvo Wettstein, dilettanti e professionisti hanno lavorato fianco a fianco. Le scuole partecipanti hanno integrato per mesi la preparazione nel programma didattico, offrendo ai giovani un accesso vivo e diretto alla musica e alla cultura.

Collaborazione artistica e prima assoluta

Uno dei momenti centrali è stata la collaborazione con il compositore e pianista argentino Martín Palmeri, il cui celebre lavoro Misa Tango viene eseguito in tutto il mondo. Dopo i progetti comuni a New York (2019) e Vienna (2022), Palmeri è tornato in Svizzera nel 2024 per partecipare, insieme a coro, orchestra e coppie di ballerini di tango, alla prima assoluta della sua nuova opera «El Llamado».

La composizione si basava su una poesia della poetessa Alfonsina Storni, nata a Lugano e cresciuta in Argentina. L’opera univa musica, poesia e danza in un’esperienza interculturale completa, capace di toccare dimensioni sia spirituali che profane.

Il nostro team centrale

Esther Haarbeck
Direttrice di coro e insegnante di musica

Direttrice di coro e insegnante di musica tedesca, residente in Svizzera; direttrice artistica e ideatrice del progetto, responsabile della concezione, del coordinamento e della direzione.

Vincenzo Muollo & Adriana Juri,
Coppia di ballerini di tango

Coppia di ballerini di tango e coreografi del progetto, responsabili della direzione coreografica e della conduzione dei workshop di tango.

Yvo Wettstein
Concertmaster

Yvo Wettstein, musicista e pedagogo, concertmaster del progetto, responsabile della direzione musicale e del coordinamento tra orchestra, coro e danza.

Manuel Knoll,
Organista

Direttore della Kantorei di Fellbach, è stato responsabile della collaborazione musicale in Germania e del coordinamento tra coro, orchestra e tango.

Miriam Wettstein
Mezzosoprano

È stata solista del progetto e, con la sua voce calda e la sua interpretazione espressiva, ha dato un contributo decisivo alla resa musicale dei concerti.

Martín Palmeri
Compositore e pianista

Compositore argentino di fama internazionale, autore della Misatango e della nuova composizione Balletto Alfonsina, dedicata alle poesie di Alfonsina Storni.

Dulce Lauría e Adrián Ferreyra
Coppia di ballerini di tango

Hanno condotto, insieme ai loro colleghi, i workshop di tango e hanno contribuito in modo determinante a creare il legame tra musica, movimento ed espressione.

Gli interpreti

  • Coro e Orchestra «Alfonsina», partecipanti dalla Svizzera tedesca, dal Ticino e dalla Germania
  • Cori scolastici delle scuole di Hergiswil NW, Locarno TI e Ascona TI
  • Kantorei Fellbach con il direttore Manuel Knoll, Fellbach presso Stoccarda (Germania)
  • Partecipanti provenienti da cori in Svizzera e Germania
  • Martín Palmeri, compositore e pianista, Argentina
  • Miriam Wettstein, mezzosoprano, Lucerna
  • Mario Stefano Pietrodarchi, bandoneon, Italia
  • Adriana Juri e Vincenzo Muollo, coreografia/tango, Bellinzona/Madrid
  • Dulce Lauría e Adrián Ferreyra, coreografia/tango, Buenos Aires e Stoccolma
  • Yvo Wettstein, concertmaster, Lucerna
  • Esther Haarbeck, direttrice, Svizzera/Italia
  • Coinvolgimento del pubblico

Educazione e partecipazione

Il progetto ha dato grande importanza alla dimensione pedagogica. Le alunne e gli alunni hanno preparato insieme a Palmeri, Haarbeck e Wettstein la parte a due voci da cantare collettivamente in El Llamado. Nei workshop hanno imparato la storia del tango, la struttura della messa e il contesto del lavoro di Palmeri e Storni. Anche il pubblico è stato coinvolto nei concerti e ha potuto partecipare attivamente cantando.

Programma

Tra il 9 e il 17 novembre 2024 si sono svolti a Stans, Hergiswil, Locarno e Fellbach diversi concerti pubblici e workshop scolastici.

Febbraio 2024: inizio delle prove in sedi decentralizzate

Agosto 2024: avvio dei progetti scolastici a Hergiswil, Locarno e Ascona

Sabato/Domenica, 26/27 ottobre 2024
Weekend di prove a Locarno TI: sabato coro, domenica coro & orchestra e coppie di tango
10.00–13.00 e 14.00–17.00, Accademia Ticinese di Arti Sceniche (ATAS) Locarno

Sabato, 9 novembre 2024
Prove a Hergiswil NW con soliste, coppie di tango, studenti, coro & orchestra
10.00–13.00 e 14.00–17.00, Aula Grossmatt, Scuola Hergiswil

Domenica, 10 novembre 2024
Prova generale e concerto a Stans con soliste, coppie di tango, studenti, coro & orchestra,
in collaborazione con la Settimana delle Religioni Nidwalden dell’associazione Religionen im Dialog
14.00–16.00, prova generale, chiesa parrocchiale cattolica di Stans
19.00, concerto (60 min), chiesa parrocchiale cattolica di Stans

Lunedì/Martedì, 11/12 novembre 2024
Workshop di prova a Hergiswil NW con studenti della Scuola Hergiswil
Direzione: Martín Palmeri, Esther Haarbeck, Yvo Wettstein
19.00, Scuola Hergiswil (Grossmatt) e altre scuole eventualmente interessate

Mercoledì, 13 novembre 2024
Concerto-laboratorio (40 min) a Stans NW con soliste, coppie di tango, studenti, coro & orchestra e
programma speciale di Mario Stefano Pietrodarchi, bandoneon, al termine del tradizionale mercato di Stans, accanto alla chiesa parrocchiale cattolica
14.00, prova, chiesa parrocchiale cattolica di Stans
16.00, concerto, chiesa parrocchiale cattolica di Stans

Giovedì, 14 novembre 2024
Workshop scolastico a Hergiswil NW con studenti della Scuola Hergiswil e Martín Palmeri,
Esther Haarbeck, Yvo Wettstein
9.00–12.00, Aula Grossmatt, Scuola Hergiswil

Giovedì, 14 novembre 2024
Concerto (60 min) a Hergiswil NW con soliste, coppie di tango, studenti, coro & orchestra
19.30, Aula Grossmatt, Scuola Hergiswil NW

Venerdì, 15 novembre 2024
Workshop scolastico a Locarno TI con studenti delle scuole di Locarno e Ascona,
Martín Palmeri, Esther Haarbeck, Yvo Wettstein
09.00–10.00 Scuola elementare Ascona, Accademia Ticinese di Arti Sceniche (ATAS) Locarno
10.00–12.00 Liceo di Locarno, Accademia Ticinese di Arti Sceniche (ATAS) Locarno

Venerdì, 15 novembre 2024
Concerto (60 min) a Locarno TI con soliste, coppie di tango, studenti, coro & orchestra
16.00–18.00, prova, Chiesa San Francesco, Locarno TI
20.30, concerto, Chiesa San Francesco, Locarno TI

Domenica, 17 novembre 2024
Cerimonia di chiusura con concerto (60 min) a Fellbach, vicino a Stoccarda (Germania), con la Kantorei Fellbach della Chiesa Evangelica-Riformata, soliste, coppia di tango, studenti, coro & orchestra
Domenica, 16.00, concerto, Lutherkirche Fellbach (Germania)

Un progetto che unisce

«Argentina meets Nidwalden and Ticino» ha unito generazioni, culture e forme d’arte in modo profondamente ispiratore. Tra scuole, cori, orchestre, danzatrici e pubblico si è creata un’energia unica e coinvolgente. Il progetto ha mostrato in modo impressionante come la musica possa costruire ponti – tra Nord e Sud, educazione e arte, dilettanti e professionisti. È stato un esempio vivido di come il fare musica insieme generi comprensione e superi i confini. L’incontro tra la passione argentina e la precisione svizzera ha dato vita a un dialogo culturale toccante, destinato a risuonare ancora a lungo.

Organizzazione e sostegno

Il progetto è stato organizzato dall’associazione Klangweltfinder – L’arte del suono con sede a Hergiswil NW. È stato reso possibile grazie al sostegno finanziario di numerosi partner, scuole, fondazioni, enti pubblici di promozione culturale e sostenitori privati.

Il percorso è stato il vero obiettivo: la lunga preparazione, gli incontri e l’entusiasmo di tutte le persone coinvolte hanno caratterizzato questo straordinario progetto pilota, lasciando un’impronta che va ben oltre le esecuzioni finali.

Cooperazioni

  • Barbara Ming, direttrice generale, Scuola Hergiswil NW
  • Esther Weiss, direttrice della scuola di musica, Musikschule Hergiswil NW
  • Francesca Dellea, docente, Liceo cantonale di Locarno TI
  • Samanta Perpellini Maggi e Cristina Bianchetti, docenti, Istituto Scolastico Ascona TI
  • Judith Gander-Brem, responsabile musica, Chiesa cattolica di Stans NW
  • Franz Koch, presidente, Chiesa San Francesco, Locarno TI
  • Manuel Knoll, direttore, Kantorei Fellbach della Comunità Evangelica di Fellbach (D)
  • Lucius Weber, direttore di diversi cori a Berna e Lucerna, tra cui skbt.ch
  • Emanuele Rampazzi, Accademia Ticinese di Arti Sceniche (ATAS), Locarno TI
  • Dr. Christian Schweizer, Settimana delle Religioni Nidwalden dell’associazione Religionen im Dialog
  • Josef Barmettler, Horw LU, contabilità/finanze
  • Daniel Bucurescu, Amburgo (Germania), musicista, mediatore culturale e cultural manager
  • Maria Maréchaux, Hergiswil NW, consulente per il sponsoring
  • Cristina Bianchetti, Ascona TI, pedagogista e traduttrice, amministrazione italiano
  • Monica Gerber, Oberdorf NW, ex segretaria scolastica, amministrazione tedesco
  • Kirsten Klumpp, Germania, grafica e design
  • Michelle Kiener-Buess, typoallee Frenkendorf BL, web–grafica–multimedia
  • Thomas Vaszary, Vaszary Media GmbH Hergiswil NW, comunicazione
  • Piattaforma di rete Drehscheibe Nidwalden, drehscheibe-nw.ch

«La Misa e il tango uniscono la spiritualità interreligiosa con la vita quotidiana.
La messa latina e il tango argentino attingono entrambe alle tradizioni culturali sudamericane, anche oltre l’ambito cristiano e in contesti sociali più ampi.
Questa combinazione è un fenomeno straordinario. L’unione di professionisti internazionali della musica, della danza e del canto con cori, orchestra, studentesse e studenti di Nidwalden e del Ticino è unica nel suo genere.»


– Dr. Christian Schweizer
Redattore di Helvetia Franciscana, musicista della chiesa dei Cappuccini di Stans,
membro del gruppo di lavoro della Settimana delle Religioni Nidwalden dell’associazione



Coro Alfonsina – Il canto che ascolta


Il lavoro corale di Esther Haarbeck si distingue in molti aspetti dai metodi tradizionali. Al centro vi è il suono – sia della singola voce, sia dell’intero coro. Ogni cantante crea uno spazio sonoro proprio, quasi solistico. Il suono complessivo nasce dall’ascolto consapevole reciproco: non è l’adattamento vocale a prevalere, bensì l’espressione individuale, che si intreccia fino a formare un’unica immagine sonora.

L’omogeneità del coro si sviluppa attraverso il processo del “cantare ascoltando”. Questo approccio rende possibile una nuova esperienza dell’armonia comune: il centro sonoro del coro diventa percepibile all’interno dello spazio vocale individuale.

Un altro aspetto fondamentale consiste nel fatto che l’apprendimento di un’opera musicale non avviene principalmente tramite la comprensione razionale. Avviene piuttosto attraverso l’ascolto, l’imitazione e la risonanza – sia all’interno del coro sia nel dialogo sonoro che si crea organicamente.

Questo metodo, molto diffuso nella tradizione musicale orientale, apre uno spazio particolare alla musica: le permette di espandersi e agire. In altre parole, invita a immergersi completamente in essa. In questo modo il mondo dei suoni diventa esperienza viva, con tutta la sua forza, la sua capacità di guarigione, la sua comunicazione, gioia e vitalità.

Spiegazioni, interpretazioni e comunicazione quotidiana fanno un passo indietro per lasciare spazio alla musica stessa. Così nasce la possibilità di vivere nuove forme di relazione attraverso il canto. Per questo tipo di lavoro corale non sono necessarie conoscenze teoriche: servono soltanto apertura e curiosità – la disponibilità a lasciarsi sorprendere dalla propria voce e dalla musica.

Alfonsina Storni – Poetessa

Alfonsina Storni nacque a Lugano nel 1892 ed emigrò con i genitori in Argentina nel 1896. Emigrata svizzera, si impegnò per l’autodeterminazione, l’autonomia e la parità tra uomo e donna. In America Latina è una delle poetesse più conosciute, mentre in Svizzera – ad eccezione del Ticino – è quasi sconosciuta.

A Buenos Aires una strada, una biblioteca e una scuola portano il suo nome. Ancora oggi gli studenti sudamericani imparano a memoria le sue poesie. Il suo primo libro di versi, che pubblicò a proprie spese, uscì nel 1916: il prestito necessario per la stampa lo ripagò fino alla fine della sua vita. Nel 1918, 1919 e 1920 seguirono altri tre volumi. In particolare il terzo ricevette critiche eccellenti ed esaurì in brevissimo tempo. Fu premiato con due riconoscimenti letterari.
Nel 1922 Alfonsina Storni ricevette il «Premio Nacional», il massimo riconoscimento letterario dello Stato argentino.

Nella sua poesia cantò la desolazione della grande città e la solitudine della vita moderna. Alcuni suoi testi suscitarono scandalo: nessuna poetessa a Buenos Aires aveva mai osato trattare con tanta franchezza la disillusione amorosa. I suoi temi erano troppo nuovi e, per l’epoca, insolitamente critici. Nel 1925 ruppe con la poesia romantica e simbolista allora dominante. Oltre a scrivere, insegnava recitazione ai bambini e compose anche opere teatrali. Inoltre, come giornalista, si impegnò attivamente per i diritti delle donne.

Nel 1935 si ammalò di cancro al seno, che riuscì a sconfiggere grazie a operazioni e chemioterapia. Nel 1938, dopo una nuova diagnosi, Alfonsina Storni si tolse la vita. Nella sua opera poetica ricorrono spesso immagini della natura, soprattutto dell’acqua, alla quale attribuiva una forza poetica inespressa. Il documentario del regista Christoph Kühn, «Alfonsina» (2014), racconta la vita intensa di questa grande avanguardista. La scrittrice Hildegard Keller, con le prime traduzioni e interpretazioni in tedesco, offre profondi sguardi sulla vita e sull’opera della poetessa. E il celebre brano «Alfonsina y el mar», reso famoso da Mercedes Sosa (1969), canta la sua poesia

Poesia – Il Richiamo / El Llamado


«El Llamado» (Il Richiamo) è una poesia in due strofe di Alfonsina Storni. Appartiene alla raccolta poetica «El Dulce Daño» (Il Dolce Dolore), pubblicata nel 1918. Descrive un momento magico nel contatto con la natura, in cui tutto sembra essere in armonia e perfetto equilibrio. L’apparizione inattesa della voce della persona amata spezza questa armonia, riflessa magistralmente attraverso splendide metafore che solo Alfonsina sa evocare. È l’esaltazione dell’amore e dei sentimenti.

È notte, così silenziosa
che potrei udire
Dio che sbatte le palpebre.

Cammino.
Nella giungla le mie piante sfiorano
l’erba fresca,
la rugiada si frantuma.

Le stelle mi parlano,
e io sfioro con un bacio le dita,
nobilitate dal chiarore lunare.

All’improvviso mi coglie –
il cuore si ferma,
i capelli fremono,
le spalle si aprono;
oh, le mie dita fioriscono,
le membra si dispiegano in ali.

Morirò – sommersa
di luce e profumi…
Nel cuore della giungla
mi chiama la tua dolce voce.

(Libera traduzione dallo spagnolo)


„Misa a Buenos Aires“


La Misa a Buenos Aires, conosciuta anche come Misatango o Misa Tango, è una messa musicata dal compositore argentino Martín Palmeri nello stile del Tango Nuevo. L’opera fu composta tra il settembre 1995 e l’aprile 1996 e venne eseguita per la prima volta il 17 agosto 1996 al Teatro Broadway di Buenos Aires dall’Orquesta Sinfónica Nacional de Cuba sotto la direzione di Fernando Álvarez.

La durata dell’esecuzione è di circa 40 minuti.
Il testo della messa segue il tradizionale Ordinarium Missae in lingua latina:
Kyrie (00:00), Gloria (07:37), Credo (12:57), Sanctus (24:00), Benedictus (27:28), Agnus Dei (30:56).


Il compositore afferma di aver riunito in quest’opera le sue esperienze musikalischen più importanti: da un lato quelle come direttore di coro, dall’altro quelle come arrangiatore e interprete di tango. Egli intreccia elementi stilistici provenienti da diverse tradizioni culturali: dal punto di vista melodico e ritmico, la composizione si ispira al Tango Nuevo e in particolare al modello di Astor Piazzolla, pur attingendo allo stesso tempo in molti aspetti al linguaggio formale della tradizione della musica sacra.

Così l’opera si apre e si chiude con fughe quasi “da manuale”, nel Kyrie e nella sezione Dona nobis pacem dell’Agnus Dei. Palmeri stesso ha interpretato la parte pianistica della sua Misa a Buenos Aires in Germania, Argentina, Austria, Belgio, Brasile, Cile, Ecuador, Slovacchia, Spagna, Paesi Bassi, Israele, Italia, Lettonia, Lituania, Russia, Svizzera e negli Stati Uniti. La composizione è stata eseguita nel 2009 al Festival Europa Cantat di Utrecht (Paesi Bassi) all’interno di un atelier dedicato a direttori, solisti e orchestre.

Nel ottobre 2013 Martín Palmeri, insieme al Coro del Duomo di Colonia e a membri della Gürzenich-Orchester Köln sotto la direzione di Eberhard Metternich, ha eseguito la Misa Tango in un concerto in onore di Papa Francesco. Il concerto è stato organizzato dalla Fondazione Pro Musica e Arte Sacra nella Basilica romana di Sant’Ignazio di Loyola in Campo Marzio. Il 18 gennaio 2015 l’opera è stata presentata in una grande esecuzione alla Carnegie Hall di New York, con un coro internazionale. In occasione del 20º anniversario della prima esecuzione, l’evento è stato riproposto il 17 aprile 2016 nello stesso luogo, sotto la direzione del compositore.

„Misa Tango“


Una sfida tra cielo e terra: grazie al tango, contemplazione, introspezione e rinnovamento spirituale hanno dato vita a una nuova dimensione artistica. Questa si sviluppa tra un ballo profondamente terreno come il tango e la musica spirituale, proiettandoli in altri mondi. Da questo incontro è nata la meravigliosa Misa Tango del compositore argentino Martín Palmeri.

I due ballerini di tango, artisti, coreografi e insegnanti della 1881 Tango Academy di Bellinzona, Adriana Juri e Vincenzo Muollo, dedicano la loro vita alla danza e al tango argentino. Desiderio e ispirazione si fondono quando i due rappresentano in forma artistica il processo evolutivo di un’intera vita. La danza potrebbe essere interpretata erroneamente in modo riduttivo: come leggerezza frivola di uno spazio estetico e sensuale, come via di fuga verso il buon umore, come liberazione mentale da pensieri pesanti o come rimedio terapeutico. Se però comprendiamo che la danza, sul piano mitologico e cultuale, è legata a nascita, vita, natura, fertilità e morte, essa assume un significato completamente diverso.

Le danze di tango sulle note sublimi della Misa Tango offrono un accesso ispirato all’aldilà.

In origine il tango era considerato peccaminoso e indecente, e fu soltanto nel 1912 che Papa Pio X lo autorizzò. Nel 2009 l’UNESCO ha dichiarato il tango patrimonio culturale immateriale dell’umanità. Il tango è un’allegoria della vita stessa: un incontro che genera ricerca e comunicazione all’interno di un’unità orizzontale, equa e paritaria. I corpi scorrono l’uno nell’altro danzando, con energie mutevoli del femminile e del maschile. Nella sua manifestazione, il tango utilizza – in modo pulsante e polarizzante – la pura verticalità tra cielo e terra e le sue diverse dimensioni.

Così, il tango è insieme solido ed etereo, racchiuso nell’abbraccio del nostro tempo.

Ritratti

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Esther Haarbeck, direttrice di coro e orchestra

Di origine tedesca, è insegnante di musica alla Musikschule di Hergiswil NW, oltre che cantante e direttrice di diversi cori nel Ticino e nella Svizzera centrale. Vive tra l’Italia e la Svizzera.

Haarbeck ha studiato pedagogia musicale e canto con Edith Kertész. Ha approfondito la sua formazione in direzione, musica da camera, canto con improvvisazione e musicoterapia con Albrecht Ostertag, Marianne Müller, Volker Deutsch e Christoph Brunner. Accanto al repertorio classico, si dedica allo studio di nuove edizioni di opere sia classiche sia contemporanee e si impegna in modo particolare nella promozione della musica attuale, in particolare delle composizioni di Ivo Antognini (Ticino) e Martín Palmeri (Argentina).

Nel suo lavoro musicale attribuisce grande importanza a incoraggiare i cori ad ampliare il proprio repertorio con opere complete per coro e orchestra, così wie con composizioni a cappella. Dal punto di vista pedagogico sensibilizza le cantanti e i cantanti al fare musica in ensemble grandi e piccoli. Nelle formazioni più ridotte, come quartetti o ottetti, lavora in modo mirato su nuovi approcci alla tecnica vocale e alla struttura musicale.

Favorisce inoltre l’ispirazione reciproca all’interno degli ensemble, che permette la nascita di nuovi legami e sviluppa ulteriormente l’espressione vocale e interpretativa di ogni singola persona.

Yvo Wettstein, Concertmaster

Oggi residente a Lucerna, Yvo Wettstein è cresciuto in Ticino e ha studiato violino presso la Scuola Universitaria di Musica CSI Lugano con Carlo Chiarappa, dove ha conseguito il diploma d’insegnamento nel 1997. Ulteriori studi lo hanno portato al Conservatorio di Losanna presso Pierre Amoyal e Patrick Genet, con i quali ha ottenuto il diploma di perfezionamento concertistico. Nel 2002 ha completato il diploma di solista alla Hochschule Luzern sotto la guida di Giuliano Carmignola.

Ha frequentato masterclass al Mozarteum di Salisburgo e a Parigi e Bruges con Gérard Poulet e Luca Pfaff. Dopo vari ingaggi, tra cui presso l’Orchestra della Tonhalle di Zurigo, è stato membro stabile delle Festival Strings Lucerne dal 2002 al 2007. Particolarmente significativa è la sua stretta collaborazione con il compositore svizzero Alfred Knüsel (*1941), di cui ha interpretato e più volte eseguito in prima assoluta diverse opere.

Come solista, Yvo Wettstein si è esibito con numerose orchestre, tra cui l’Orchestra Sinfonica di Lucerna, il Serenade Chamber Orchestra Yerevan e i Filarmonici di Verona. Come musicista da camera ha suonato in molte formazioni – duo, trio e quartetto – tra cui con il gruppo Duofollia. Diverse registrazioni discografiche sono state pubblicate da Oehms Classics, Sony Classical, Arte Nova Classics e Classics2000. Nel 2004 ha fondato insieme ad altri professionisti l’ensemble da camera Ensemble Varioso; dal 2010 è violinista del Luzia von Wyl Ensemble.

Si esibisce regolarmente in concerti di musica da camera insieme alla mezzosoprano Miriam Wettstein. Ha inoltre diretto e suonato in concerti corali e sacri, tra cui nel 2010 con l’Orchestra Sinfonietta Variabile e il Coro Misto di Locarno ad Ascona e Massagno, dove si è presentato anche come solista nei concerti per violino Le quattro stagioni di Vivaldi.

Yvo Wettstein suona un violino di Giuseppe Scarampella (1871) e insegna violino presso la Scuola di Musica di Hergiswil.

Martín Palmeri, compositore e pianista

Discendente da una famiglia di origini italiane e danesi, Martín Palmeri ha studiato composizione in Argentina e in Italia con Daniel Montes, Marcelo Chevalier, Rodolfo Mederos, Virtú Maragno ed Edgar Grana (New York). Ha inoltre approfondito la direzione corale con Antonio Russo e Néstor Zadoff, la direzione d’orchestra con Mario Benzecry, il canto con Amalia Estévez e José Crea, e il pianoforte con Eduardo Páez e Orlando Tripodi.

Palmeri è autore di numerose opere vocali e strumentali, la cui forma e armonia sono profondamente influenzate dal Tango Nuevo. La sua produzione comprende opere liriche, oratori, lavori per coro e orchestra. Ha raggiunto fama internazionale con la Misa a Buenos Aires (Misatango), nelle cui esecuzioni interpreta spesso lui stesso la parte pianistica – in Argentina, Belgio, Brasile, Cile, Danimarca, Germania, Ecuador, Francia, Paesi Bassi, Israele, Italia, Lettonia, Lituania, Austria, Polonia, Slovacchia, Spagna, Svizzera, Turchia e Stati Uniti.

La Misatango è stata presentata al Festival Europa Cantat 2009 a Utrecht (Paesi Bassi) nell’ambito di un atelier dedicato a direttori, solisti e orchestre. Nell’ottobre 2013 Palmeri ha eseguito l’opera insieme al coro del Duomo di Colonia e alla Roma Sinfonietta in un concerto in onore di Papa Francesco, organizzato dalla Fondazione Pro Musica e Arte Sacra nella Basilica di Sant’Ignazio di Loyola in Campo Marzio, a Roma.

Per il suo Concierto de Danzas per violoncello e orchestra, Palmeri ha ricevuto nel 2003 il primo premio del Fondo Nazionale delle Arti dell’Argentina nel concorso Juan Carlos Paz, categoria “Opera sinfonica”. Nel 2010 l’Università di Rosario gli ha conferito il primo premio per “National Choral Arrangements”, mentre nel 2011 l’associazione corale argentina AAMCANT gli ha assegnato il primo premio per un arrangiamento corale.

Numerosi CD delle sue opere sono stati pubblicati in Italia, Lettonia, Germania e Argentina.
Martín Palmeri vive a Paraná, nella provincia di Entre Ríos, in Argentina.

Vincenzo Muollo e Adriana Juri, coppia di tango


Dal 1997 Adriana Juri decide di lasciare tutto, seguire il proprio sogno e trasferirsi in Spagna per studiare presso la rinomata Accademia di Flamenco Amor de Dios a Madrid. Lì riceve una formazione in flamenco e tango classico. Frequentando regolarmente le milonghe, scopre che il tango è la sua vera passione.

Vincenzo Muollo inizia il suo percorso di danza con la breakdance, passando poi al tip tap, prima di scoprire il tango nel 1994 in Ticino. Nel 2000 conosce Adriana e la segue a Madrid. Abbandona la sua consolidata scuola di tango in Ticino e l’Associazione degli Amici del Tango Argentino, fondata l’anno precedente, per intraprendere con lei nuove strade.

Dal 2000 Adriana e Vincenzo formano una coppia stabile, nella vita e sulla scena. A Madrid si dedicano completamente allo studio e allo sviluppo del tango. Insegnano, coreografano e si esibiscono in scuole, teatri e festival in tutta la Spagna e all’estero.

Con la nascita del loro primo figlio, nel 2005 rientrano in Ticino e rifondano la loro scuola di tango – la «Vincenzo e Adriana Tango Academy» a Locarno, aperta un anno dopo anche a Bellinzona. Nel 2010 si trasferiscono temporaneamente a Buenos Aires per approfondire la loro formazione presso la celebre scuola DNI Tango, diretta dalla ballerina e coreografa Dana Frigoli. Questa esperienza segna una profonda trasformazione del loro lavoro artistico e pedagogico.

Durante il soggiorno in Argentina partecipano a varie produzioni, tra cui Amador e Nocturna, e si esibiscono in due importanti teatri di Buenos Aires e nella famosa Milonga Sunderland Bonaerense. Dal 2011 fanno parte di un gruppo europeo selezionato, guidato dal celebre ballerino di tango Mariano “Chicho” Frúmboli.

La scuola di tango fondata da Adriana Juri e Vincenzo Muollo alla fine degli anni Novanta viene ribattezzata nel 2015 «1881 Tango Academy», in riferimento all’anno di nascita del tango argentino a Buenos Aires. Il loro metodo didattico si basa sull’analisi precisa delle funzioni del corpo e sulla loro trasformazione in un movimento morbido, organico e naturale.

Dal 2012 Adriana e Vincenzo organizzano regolarmente eventi internazionali con rinomati ballerini argentini. Nel 2019 sono direttori artistici dell’evento «Tango Si Quiero», creato per celebrare i 25 anni del tango in Ticino.

Adrián Ferreyra e Dulce Lauría, coppia di ballerini di tango

Adrián Ferreyra è nato a Buenos Aires (Argentina) e ha trascorso gran parte della sua vita come ballerino e insegnante di tango. Ha iniziato a ballare all’età di nove anni e già a quattordici ha cominciato a trasmettere agli altri la propria passione e conoscenza. Nel corso della sua carriera ha partecipato a numerosi concorsi e festival e si è esibito per diverse compagnie, conquistando anche una reputazione internazionale.

Per dodici anni Adrián Ferreyra ha fatto parte, in modo determinante, della scuola DNI Tango – come insegnante, mentore e responsabile della formazione del corpo docente. È stato inoltre membro della compagnia DNI Tango e ha collaborato come assistente coreografico sotto la guida della sua ex partner Dana Frigoli, fondatrice e direttrice della scuola. Insieme a lei si è esibito nei più importanti festival di tango del mondo.

Adrián Ferreyra è conosciuto per il suo stile d’insegnamento appassionato, preciso e al tempo stesso profondamente ispiratore. Con grande dedizione accompagna i suoi allievi nel loro percorso, fornendo loro gli strumenti necessari per raggiungere i propri obiettivi, sia artistici sia personali.

Dulce Lauría, anche lei nata e cresciuta a Buenos Aires, ha scoperto il tango a diciotto anni nelle leggendarie milonghe della città. Due anni dopo è stata ammessa alla prestigiosa scuola DNI Tango, dove ha lavorato per sei anni come ballerina e formatrice. In seguito ha viaggiato in numerosi paesi per insegnare e esibirsi.

Per approfondire le proprie capacità espressive e comprendere più a fondo le basi biomeccaniche del movimento, Dulce Lauría ha inoltre completato percorsi di formazione in yoga, danza contemporanea e recitazione. È considerata una ballerina sensibile, analitica e attenta, capace di accompagnare i suoi allievi con empatia e una metodologia chiara.

Nel 2020 Adrián Ferreyra e Dulce Lauría hanno iniziato un nuovo capitolo insieme – nella vita e nel lavoro. Da allora insegnano e si esibiscono come coppia, sia a Buenos Aires che in Europa. Recentemente si sono trasferiti a Stoccolma (Svezia), dove hanno fondato, insieme a Juan Pablo Canavire e Sara Westin, la loro scuola: Somos Tango Stockholm.

Mario Stefano Pietrodarchi – Bandoneon

Mario Stefano Pietrodarchi è nato il 26 dicembre 1980 ad Atessa (Italia). Già all’età di nove anni iniziò a suonare la fisarmonica, prima di scoprire nel bandoneón – l’“anima del tango” – la sua vera passione.

Dal 1993 al 2001 studiò presso la Scuola Civica di Musica F. Fenaroli di Lanciano con M. C. Calista e M. C. Chiacchiaretta, per poi diplomarsi con lode nel 2007 al prestigioso Conservatorio Santa Cecilia di Roma.

La sua carriera musicale lo portò presto su palcoscenici internazionali. Nel 2006 partecipò al Montreal Jazz Festival con il programma I colori del mare, insieme a Gabriele Mirabassi e Pietro Tonolo – un progetto della casa discografica EGEA. Il 25 maggio 2009 si esibì al Colosseo di Roma accanto ad Andrea Bocelli, Angela Gheorghiu, Andrea Griminelli e all’Orchestra Sinfonica Abruzzese. Il concerto L’alba separa dalla luce l’ombra, dedicato alle vittime del terremoto in Abruzzo, fu trasmesso in diretta da RAI 1 e RAI SAT.

Un anno dopo, il 25 dicembre 2010, suonò a Betlemme con l’Orchestra Giovanile Italiana in un concerto per la vita e la pace. Nel 2011 si esibì all’Arena di Verona con Erwin Schrott in occasione del 150º anniversario dell’unità d’Italia – anche questo trasmesso dalla RAI. Seguirono numerose esibizioni con Erwin Schrott e Anna Netrebko in Germania, Inghilterra e Danimarca.

Nello stesso anno nacque l’incisione Live in Portofino con Andrea Bocelli. Nel 2013 partecipò come ospite al concerto Teatro del Silenzio, accanto a Bocelli, Riccardo Cocciante, Pino Daniele e Simona Molinari. Nel 2014 si esibì con Bocelli alla Ülker Sports Arena di Istanbul. Per Sony Records incise nel 2018 l’album Tango Seasons insieme ad Andrés Gabetta e al suo ensemble barocco Cappella Gabetta.

Oltre ai numerosi impegni in Italia, Mario Stefano Pietrodarchi ha tenuto concerti in Inghilterra, Francia, Belgio, Danimarca, Croazia, Serbia, Germania, Stati Uniti, Polonia, Portogallo, Finlandia, Svizzera, Ungheria, Canada, Armenia, Russia, Israele, Bosnia ed Erzegovina, Bulgaria, Turchia, Libano, Ucraina, Uruguay, Kazakistan, Bielorussia e Cina.

Manuel Knoll – Organista della Kantorei Fellbach

Manuel Knoll, direttore di coro e organista, ha studiato Musica Sacra Evangelica nei corsi di Bachelor e Master presso la Hochschule für Kirchenmusik di Heidelberg. Tra i suoi insegnanti figurano, tra gli altri, il Prof. Bernd Stegmann e il Prof. Michiya Azumi (direzione di coro), Patrick Fritz-Benzing e Maria Mokhova (organo), Gerhard Luchterhandt (improvvisazione) ed Ekkehard Abele (canto). Ha inoltre ricevuto stimoli preziosi in masterclass con Ton Koopman, Sietze de Vries, il Prof. Martin Sander, Christoph Bornheimer, la Prof.ssa Christiane Michel-Ostertun e il Prof. Wolfgang Schäfer.

Dal 2021 al 2022 Manuel Knoll è stato assistente di KMD Stefan Skobowsky presso la chiesa di St. Kilian a Heilbronn, dove ha diretto, tra gli altri, il Bach-Chor Heilbronn e il Vokalensemble Heilbronn.

Dall’ottobre 2022 è kantore della Lutherkirche di Fellbach, dove sta sviluppando il coro di voci bianche, dirige la Kantorei Fellbach e avvia nuovi formati concertistici, tra cui la serie “Musica d’organo all’ora del mercato” sulla prestigiosa organo Lenter. Come organista e corista – tra l’altro nel Frankfurter Kammerchor, nel Kammerchor Figure Humaine e come direttore dell’ensemble maschile MannSingt – si è esibito in luoghi rinomati quali la St. Paul’s Cathedral di Londra, la Heiliggeistkirche di Heidelberg, St. Katharinen a Francoforte, la Stiftskirche di Stoccarda, il Duomo di Spira, l’Altenberger Dom, la Liederhalle e il Staatstheater di Stoccarda.

Parallelamente alla sua attività come musicista di chiesa, Manuel Knoll frequenta un corso di perfezionamento in direzione di coro con il Prof. Denis Rouger presso la Hochschule für Musik und Darstellende Kunst di Stoccarda.

La Kantorei Fellbach, coro storico della Lutherkirche presso Stoccarda, gode di grande apprezzamento dalla sua rifondazione nell’ottobre 2022. Sotto la direzione di Manuel Knoll arricchisce il variegato panorama corale di Fellbach con un colore sonoro distintivo e vivace. Oltre all’accompagnamento musicale di celebrazioni e concerti, la Kantorei esplora nuovi formati, nuovi spazi e nuove collaborazioni.

Il suo repertorio comprende opere sacre della ricca tradizione musicale cristiana – da Antonio Vivaldi e Johann Sebastian Bach a Felix Mendelssohn Bartholdy – ed è ampliato da composizioni di autrici e autori contemporanei. Un’attenzione particolare del lavoro corale è dedicata alla formazione vocale e alla cura del suono.

Miriam Wettstein – Mezzosoprano

Miriam Wettstein è nata a Basilea, dove è anche cresciuta. Dopo la maturità, ha studiato canto al Conservatoire de Lausanne con Katharina Begert e ha frequentato gli studi d’opera Gioco vocale a Ginevra e OVS a Zurigo.

Ha poi approfondito la sua formazione presso l’Università delle Arti di Berna sotto la guida di Elisabeth Glauser. Ulteriori impulsi artistici le sono stati trasmessi in masterclass con Alain Garichot (Parigi, canto scenico), Gérard Buquet (Parigi, musica contemporanea), Elisabeth Glauser e Christa Siebert-Freund.

Artista versatile, Miriam Wettstein si esibisce regolarmente come solista in diverse formazioni di musica da camera. Un’attenzione particolare del suo lavoro è dedicata all’interpretazione della musica contemporanea. Ha infatti eseguito e presentato in prima assoluta più volte opere del compositore svizzero *Alfred Knüsel (1941).

Miriam Wettstein è madre di due figlie e vive a Lucerna.

Un sentito ringraziamento

Musica che unisce – generazioni, culture e cuori

Sotto la direzione della maestra Esther Haarbeck e del concertmaster Yvo Wettstein è nato un’opera totale di grande intensità, insieme al compositore e pianista argentino Martín Palmeri. La sua celebre Misa Tango e la prima assoluta di El Llamado, tratto dalla poesia della scrittrice svizzero-argentina Alfonsina Storni, si sono unite in un dialogo suggestivo tra musica, parola e movimento – con coppie di tango, bandoneón, soliste, coro e orchestra Alfonsina, e un pubblico che ha cantato attivamente.

Da Locarno a Stans e Hergiswil, fino a Fellbach (Germania), è nato un incontro sonoro tra persone, culture e storie di vita. Il progetto è cresciuto da febbraio a novembre 2024 nell’insegnamento scolastico, nelle prove e nei workshop: giovani studenti hanno incontrato personalmente Martín Palmeri e cantato il brano scritto appositamente per loro su testo di Alfonsina Storni.

Durante due intensi fine-settimana di prove in Ticino e a Nidwalden, in cinque concerti e tre workshop scolastici, ogni elemento si è intrecciato armoniosamente. Grazie allo scambio diretto tra professionisti e dilettanti, insegnanti e studenti, musicisti e pubblico, è nata una nuova forma di vicinanza – che ha proseguito il suo cammino anche oltre il progetto.

Molti partecipanti hanno continuato a incontrarsi, hanno organizzato nuove prove e avviato progetti musicali comuni, entrando a far parte dell’associazione. Così, da un’idea è cresciuta una comunità viva, che coltiva la musica come linguaggio che unisce e che continua a trasmettersi.

L’associazione Klangweltfinder – L’arte del suono ringrazia di cuore tutte le persone che hanno sostenuto, accompagnato e reso possibile questa iniziativa – con tempo, fiducia, impegno e aiuto finanziario.
Grazie a loro, la musica non solo ha risuonato, ma continuerà a vivere: come incontro, come ispirazione e come inizio di qualcosa di nuovo.

Con un budget complessivo di 165.000 franchi, il progetto è stato reso possibile grazie al contributo di cantoni, comuni, scuole, chiese, enti di promozione culturale, aziende, fondazioni, privati e all’eccezionale impegno personale di tutte le persone coinvolte.

Di cuore, grazie!
Per l’intero team del progetto
La direttrice e responsabile del progetto Esther Haarbeck
e l’Associazione Klangweltfinder – L’arte del suono